E’ in corso di stampa il nuovo numero di DIORAMA. Ed è in avanzata fase di lavorazione il successivo. Ne trova sotto l’indice.
Sto facendo il massimo sforzo per assicurare alla rivista una periodicità un po’ più serrata, per rimanere più a contatto con l’attualità.
Oggi più di sempre ritengo indispensabile far circolare idee controcorrente e assicurare, finché sarà possibile, continuità a una pubblicazione che, dal 1976, tiene vivo un patrimonio di idee alternative a quelle dominanti senza abiure e dogmatismi, con le evoluzioni necessarie a farle corrispondere alla realtà del nostro tempo.
Gli ostacoli sono sempre stati, e sono, tanti. A partire dalla pigrizia e dello scetticismo dell’ambiente che dovrebbe essere il principale veicolo delle nostre iniziative.
Per superare queste difficoltà c’è bisogno del SUO aiuto. Abbiamo SEMPRE bisogno di abbonamenti e lettori (che rinnovino in tempo il proprio abbonamento quando è scaduto).
Mi auguro che questo appello venga accolto.
Ricordo la nuova formula di abbonamento: versando 45 euro, in dono Critica del liberalismo di Alain de Benoist.
INDICE DEL NUMERO 373
IL PUNTO
Ideologie (Marco Tarchi)
LABORATORIO
Le opinioni di Alain de Benoist: Cinquanta sfumature di verde; La questione identitaria: la posta in gioco; Il futuro della violenza; Che cos’è l’identità?
OPINIONI
Russia-Ucraina: splendore e miserie del Gran Gioco (Oswald Turner)
Putiniani d’Italia, si è aperta la caccia (Dino Cofrancesco)
L’INTERVISTA (a Marco Tarchi) (i titoli sono quelli attribuiti dalle redazioni dei giornali in cui le interviste sono comparse)
Su presidenzialismo e autonomia servirà un compromesso; “C’è uno scontro per l’egemonia culturale, ma la destra ha ancora molto da studiare”; Pretestuosi gli attacchi al governo. La sostituzione etnica? Un inganno; Marco Tarchi a quarant’anni dalla chiusura de “La voce della fogna”: “Fini ipocrita, ma Meloni chiuda un’anacronistica guerra sulle memorie”; “Dichiararsi antifascista? Per Meloni sarebbe come cedere a un ricatto”; Pestaggio a Firenze, Tarchi evoca gli anni di piombo: “C’è il rischio violenze”
IDEE
Stefano Allievi, Torneremo a percorrere le strade del mondo (Giuseppe Giaccio)
Chantal Delsol, La fine della Cristianità e il ritorno del paganesimo (Manlio Triggiani)
Ernst Juenger, La forbice (Francesco Marotta)
SCIENZE SOCIALI
Alessandro Colombo, Il governo mondiale dell’emergenza (Roberto Zavaglia)
LETTERATURA
Arturo Pérez-Reverte, L’italiano (Giuseppe Giaccio)
Luca Gallesi, I Cantos di Ezra Pond. Una guida e Ezra Pound, E’ inutile che io parli. Interviste e incontri italiani 1925-1972 (Francesco Bergomi)
Lucien Rebatet, I due stendardi (Stenio Solinas)
Informazioni:
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