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Sociologia

Spigolature giuridiche: «Conversando con Lorenzo Borrè e Anna Lorenzetti, la Corte costituzionale e il “terzo sesso”»

Con la sentenza n. 143 del 2024, la Corte costituzionale si è pronunciata su due diverse questioni:

a) la possibilità di ottenere un cambiamento anagrafico del proprio genere, anche a prescindere dall’effettuazione dello specifico intervento chirurgico;

La scorsa estate la Corte costituzionale è tornata a decidere sulla condizione trans. Con la pronuncia n. 143 del 2024, il giudice delle leggi era stato chiamato a sciogliere i dubbi di costituzionalità su due diverse questioni originate dalla medesima vicenda:

a) la possibilità di ottenere un cambiamento anagrafico del proprio genere, anche a prescindere dall’autorizzazione giudiziaria all’intervento chirurgico;

b) il diritto a essere indicati come appartenenti a un genere “altro”, terzo rispetto al femminile e al maschile.

Cosa ha davvero stabilito la Consulta nella sua pronuncia? Quali sono le conseguenze, immediate o future, di questa decisione nel nostro ordinamento giuridico?

Francesco Picozzi ne parla con due esperti: Lorenzo Borrè (avvocato e componente del direttivo del G.R.E.C.E. Italia) e Anna Lorenzetti (professoressa associata di diritto costituzionale nell’Università di Bergamo e autrice della monografia “Diritti in transito”, Franco Angeli, 2013). Buona visione!

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