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GRECE: Un’eredità di rinascimento culturale

Negli annali della storia intellettuale europea, pochi Gruppi di Ricerca e Studi hanno lasciato un segno così profondo nel discorso culturale e filosofico come il GRECE. Fondato ufficialmente il 17 gennaio 1969, tramite una dichiarazione presso la sede delle Alpi Marittime, in mezzo agli sconvolgimenti di un mondo in rapida evoluzione, il GRECE si è posto come baluardo del pensiero metapolitico, sfidando i paradigmi dominanti e sostenendo un rinascimento culturale profondamente radicato nelle tradizioni europee. La sua enfasi sulle idee piuttosto che sulla politica, sulla cultura piuttosto che sulla partigianeria e sulla profondità intellettuale piuttosto che sulla superficialità ha garantito la sua rilevanza nel corso dei decenni. Nel commemorare questo importante anniversario, non solo celebriamo i risultati del GRECE, ma rinnoviamo anche il nostro impegno con la sua visione di un’Europa culturalmente vivace e intellettualmente solida.

L’anniversario della fondazione del Groupement de Recherche et d’Études pour la Civilisation Européenne (GRECE) offre un’importante opportunità per riflettere sulla sua ricca storia, sulle idee che ha sostenuto e sulla sua duratura eredità nel plasmare il discorso culturale e intellettuale in Europa. Dalla sua nascita ufficiale nel 1969 (anche se le attività metapolitiche sono iniziate prima), il GRECE è rimasto un’istituzione centrale nel campo del pensiero metapolitico, sostenendo una rinascita culturale fondata sulle tradizioni, i valori e l’identità europea.

Alain de Benoist e Jean-Claude Valla

Le origini e i primi anni

Il GRECE è stato fondato in un periodo di notevoli sconvolgimenti politici e culturali. Le rivoluzioni del 1968, che hanno attraversato l’Europa, hanno segnato un profondo rifiuto delle strutture e delle ideologie tradizionali. In mezzo a questa turbolenza, il GRECE cercò di contrastare quella che i suoi fondatori vedevano come l’influenza pervasiva della modernità liberale e dell’omogeneizzazione culturale. Alain de Benoist, una delle figure chiave del gruppo, articolò una visione di rinnovamento culturale che trascendeva il mero attivismo politico, mirando invece a impegnarsi in una più profonda trasformazione intellettuale e filosofica.

La fondazione del Gruppo di Ricerca e Studi è stata improntata ai principi della metapolitica, una strategia ispirata dal pensatore marxista italiano Antonio Gramsci. La metapolitica si concentra sull’influenzare la vita culturale e intellettuale per portare un cambiamento ideologico a lungo termine. Gli sforzi del GRECE si sono concentrati sulla promozione delle idee attraverso pubblicazioni, seminari e collaborazioni con pensatori di tutta Europa. Questo approccio cercava di stabilire una “nuova cultura” come fondamento di una “Nuova Destra” (titolo attribuito dai media) distinta dai tradizionali movimenti conservatori.

Da sinistra a destra: Hubert Demirleau, Yvan Blot e Jean-Claude Valla


Idee fondamentali e contributi intellettuali

La produzione intellettuale del GRECE è stata vasta e variegata, toccando i temi dell’identità, della tradizione e della critica della modernità. Al centro della sua filosofia c’è il concetto di radicamento, un’idea che sottolinea l’importanza della continuità culturale e storica. Questo concetto è in netto contrasto con l’etica cosmopolita della modernità liberale, che il GRECE critica per aver minato le identità locali ed eroso la diversità culturale dell’Europa.

Nelle loro opere fondamentali, figure come Alain de Benoist, Guillaume Faye e Pierre Vial hanno esplorato l’intersezione tra natura e cultura, sostenendo una comprensione organica delle società umane che rispetti l’equilibrio ecologico e la specificità culturale. Il GRECE ha anche approfondito le basi filosofiche del tradizionalismo, attingendo a pensatori come Julius Evola e Martin Heidegger, per sostenere una visione del mondo che integra mito, spiritualità e coscienza storica.

La critica del liberalismo è un’altra pietra miliare del pensiero del GRECE. La scuola di pensiero si è sempre opposta a quello che considera il “regno della quantità”, un termine preso in prestito da René Guénon per descrivere la riduzione di tutti i valori a considerazioni economiche e materiali. Il GRECE sostiene invece un approccio qualitativo alla vita che privilegia la profondità culturale, la realizzazione spirituale e la conservazione del patrimonio europeo.

Da sinistra a destra: Roger Lemoine, Claude Chalet, Pierre Vial, Guillaume Faye e Alain de Benoist. Dicembre 1979.

Risultati e influenza

Nel corso dei decenni, l’influenza del GRECE si è estesa ben al di là delle sue immediate vicinanze. Le sue riviste Nouvelle École ed Éléments, pubblicate per la prima volta rispettivamente nel 1968 e nel 1973, sono diventate piattaforme significative per la diffusione delle sue idee. Queste riviste hanno ospitato i contributi di una vasta gamma di intellettuali, favorendo un ricco dialogo su argomenti che vanno dalla geopolitica all’arte e alla letteratura.

L’impatto del GRECE è visibile anche nel più ampio panorama intellettuale. La sua enfasi sulla metapolitica ha ispirato movimenti e think tank simili in tutta Europa e persino negli Stati Uniti, contribuendo a rinvigorire il pensiero tradizionalista e identitario. Inoltre, la critica del GRECE alla globalizzazione economica e la sua difesa del pluralismo culturale hanno trovato risonanza nei dibattiti contemporanei sull’identità e la sovranità.

Alain de Benoist

Sfide e controversie

Nonostante i suoi risultati, il GRECE ha affrontato sfide e controversie significative. La sua associazione con il termine “Nuova Destra” ha portato a frequenti fraintendimenti e a descrizioni errate. I critici hanno accusato il GRECE di avere opinioni reazionarie o estremiste, spesso trascurando le sfumature e la complessità del suo progetto intellettuale. Tuttavia, il GRECE ha sempre sottolineato che il suo obiettivo è culturale e filosofico, piuttosto che strettamente politico.

In un mondo in rapida globalizzazione, la tensione tra universalismo e particolarismo rimane una questione controversa. L’insistenza del GRECE sull’importanza delle identità radicate continua a suscitare sia ammirazione che critiche, riflettendo i più ampi dibattiti sociali sul multiculturalismo, l’immigrazione e la conservazione culturale.

Da sinistra a destra: Michel Courteille, Philippe Gibelin, Guillaume Faye e Roger Lemoine


Un’eredità di rinascimento culturale

Mentre il GRECE celebra un’altra pietra miliare, i suoi contributi al paesaggio intellettuale e culturale dell’Europa meritano un riconoscimento. Il suo impegno nel promuovere una più profonda comprensione del patrimonio europeo e la sua incrollabile difesa della cultura europea hanno lasciato un segno indelebile. La visione del GRECE di un rinascimento culturale radicato nella tradizione, ma aperto all’esplorazione intellettuale, rimane attuale come lo era alla sua fondazione.

Riflettendo sul percorso del GRECE, ci viene in mente l’affermazione di Friedrich Nietzsche secondo cui “la tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco”. Il GRECE ha esemplificato questo spirito, fungendo da custode della ricca eredità culturale europea e da faro per le generazioni future che cercano di navigare nelle complessità della modernità rimanendo fedeli alle proprie radici.

La celebrazione dell’anniversario del GRECE non è solo un riconoscimento dei suoi risultati passati, ma anche un invito a impegnarsi con le sue idee e a contribuire al dialogo in corso sul futuro dell’Europa. In un mondo sempre più segnato dalla frammentazione e dall’incertezza, l’enfasi del GRECE sul rinnovamento culturale e sul rigore intellettuale offre una visione convincente per il futuro.

Alexander Raynor

Note:

1. Jean-Claude Valla, Engagements pour la civilisation européenne. Alexipharmaque, 2013.

2. Michael O’Meara, New Culture, New Right: Anti-liberalism in Postmodern Europe. Arktos Media Ltd, 2013.

3. Pierre Vial, Pour une Renaissance Culturelle. Copernic, 1979.

(Alexander Raynor, GRECE: A Legacy of Cultural Renaissance, https://www.arktosjournal.com/, 17/01/2025)

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