«Di fronte al radicale riposizionamento degli Stati Uniti sotto l’egida dell’amministrazione Trump e alla piega ormai irreversibilmente favorevole alla Russia presa dal conflitto in Ucraina, l’Europa si incammina sul sentiero del riarmo. A ReArm Europe, annunciato urbi et orbi dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, ha fatto seguito il piano da un trilione di euro che il cancelliere in pectore Friedrich Merz è riuscito a far approvare ai vecchi Bundestag e Bundesrat, con l’assenso decisivo dei partiti Grunen e Die Linke. A livello di classi dirigenti sembra essersi quindi creato un consenso generalizzato e trasversale attorno alla prospettiva del riarmo in funzione anti-russa e alla luce del cambio di registro statunitense. Di qui la necessità, sottolineata da più parti, di inscrivere in una dimensione continentale i programmi di riarmo, calati dall’alto senza alcuna discussione preliminare e spacciati come assolutamente imprescindibili alle opinioni pubbliche. A tale scopo, si è assistito a una vera e proprio mobilitazione della cosiddetta intellighenzia progressista, con svariate personalità del mondo dello spettacolo che si sono cimentate in una sorta di esercizio argomentativo rivolto a fornire supporto e legittimazione politica ai piani di riarmo e alla prospettiva di ulteriore unificazione europea, anche attraverso la riesumazione del Manifesto di Ventotene. Al gioco si sono prestati personaggi come Michele Serra e Aldo Cazzullo, ma il culmine è stato raggiunto da Antonio Scurati e Roberto Vecchioni. Questi ultimi, in particolare, si sono spesi in interventi letteralmente sconcertanti, su cui vale la pena soffermarsi per comprendere appieno lo “stato dell’arte”. Cerchiamo di farlo assieme a Marco Tarchi, politologo, saggista, direttore delle riviste «Diorama» e «Trasgressioni» e docente di Scienza politica, Comunicazione politica e Teoria politica presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze».
Fonte: Giacomo Gabellini, “Atlantismo patologico”, www.ilcontesto.net, 31/03/2025.