A Montagnaga di Piné dal 19 al 21 luglio 2024 si svolgerà la XXI edizione del workshop di geopolitica ed economia internazionale organizzato dalla Fondazione Nodo di Gordio.
Il G.R.E.C.E Italia ha colto l’invito degli amici della Fondazione Nodo di Gordio a partecipare ai lavori.
L’appuntamento è per sabato 20 luglio, alle ore 15:00.
I CONVITATI DI PIETRA
Europa e Cina
Relatori:
Michele Geraci – Docente di Economia internazionale
Andrea Virga – Docente di Storia e Filosofia, responsabile della sezione
di Storia del G.R.E.C.E.
Coordina e modera:
Daniele Lazzeri, Presidente della Fondazione Nodo di Gordio
ORE 17.30 / FINE LAVORI
Per scaricare il programma completo del workshop: NdG-ws-2024-programma-1
Informazioni:
www.nododigordio.org
info@nododigordio.org
Introduzione alla XXI edizione del workshop di geopolitica ed economia internazionale
«Il titolo vuole richiamare un’immagine dell’Iliade: Zeus che pesa sulla sua bilancia i fati e le fortune, di Greci e
Troiani.
Immagine che ci pare significativa per introdurre il tema centrale della XXI edizione del workshop promosso
dalla Fondazione “NODO DI GORDIO” in collaborazione con il Centro Studi “Vox Populi”.
Un evento dedicato agli equilibri e squilibri che caratterizzano la scena geopolitica di un mondo decisamente
“pericoloso”. Laddove, però, “pericoloso” va inteso nel senso originario, latino, della parola. Un Mondo che si
trova su uno stretto confine. In una situazione instabile, dalla quale potrà sorgere un nuovo ordine globale.
Oppure si genererà un caos senza precedenti.
Di questo discuteremo con analisti esperti, intellettuali, diplomatici, militari, economisti sia italiani che stranieri. Prendendo in esame tutti i punti caldi della scena geopolitica internazionale. Dal conflitto tra Russia e
Ucraina, alle guerre dilaganti in Medio Oriente. Dalla tensione perdurante nel Caucaso, ai venti di guerra, economica e politica, che soffiano in Oriente. Tra Cina e Taiwan.
Per altro si guarderà in particolare al “nostro mare”. Il Mediterraneo. E ai rapporti con il mondo turco da un
lato, con i Balcani – per l’Italia storico “giardino di casa” – dall’altro.
Non una semplice analisi dello stato delle cose. Ma il tentativo, piuttosto, di procedere a più voci nella direzione di fornire idee e strumenti utili per cercare di interpretare il futuro. Utili, in primo luogo, agli operatori economici del nostro territorio, che in questi scenari così travagliati e mutevoli – appunto, “pericolosi” – vogliono
e devono misurarsi.
Uno spazio specifico sarà dedicato anche alle nuove frontiere digitali, ai rischi e alle opportunità generate
dall’Intelligenza artificiale e alle relative ricadute in termini etici, sociali e economici».