Se l’Unione Sovietica aveva sempre potuto contare, fin dagli inizi, su una capacità di proiezione politica e culturale all’estero, attraverso l’azione dei Partiti comunisti, membri del Comintern (e poi del Cominform), la Federazione Russa, invece, si è trovata in una posizione di maggior debolezza anche dal punto di vista del soft power, quantomeno verso l’Occidente,…Continua a leggerePunto e Virga: «Il Putinismo, malattia senile del sovranismo»